Oggi gli automobilisti sono chiamati a compiere scelte sempre più consapevoli per la salvaguardia del futuro del Pianeta a favore dell’adozione di un concetto di mobilità "green”.
In questo scenario, il dibattito tra mobilità tradizionale e sostenibile si fa ancora più accentuato; in particolare dopo la recente decisione presa e poi rinviata dal Consiglio Europeo di imporre uno stop a partire dal 2035 alle immatricolazioni di nuove auto diesel e a benzina con l’obiettivo di ridurre per almeno il 55% le emissioni di biossido di carbonio entro il 2030 e che avrebbe comportato un netto cambio di abitudini da parte degli automobilisti.
Secondo la definizione ripresa dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, riportata nella strategia europea in materia di sviluppo sostenibile approvata nel 2006 dal Consiglio Europeo, la mobilità sostenibile “ha l’obiettivo di garantire che i sistemi di trasporto corrispondano ai bisogni economici, sociali e ambientali della società, minimizzandone contemporaneamente le ripercussioni negative sull’economia, la società e l’ambiente.”
In sostanza, per mobilità sostenibile si intende un modello di trasporto che principalmente sia in grado di:
Al fine di raggiungere l’obiettivo di inquinare meno a favore di un maggior beneficio della società e dell’ambiente, questo modello promuove ad esempio, l’utilizzo della smart mobility e di trasporti che abbiano un impatto minimo sulla emissione di gas a effetto serra e ad altre sostanze inquinanti presenti nelle emissioni delle auto.
Ridurre le emissioni inquinanti e favorire la diffusione di modelli di trasporto più ecologici diventa sempre più importante per una transizione green. Già in un precedente approfondimento che potete consultare QUI, abbiamo raccontato come l’attenzione a questo fenomeno sia in crescita nello scenario nazionale ed internazionale e abbiamo fornito una guida alle principali soluzioni che oggi è possibile adottare nella scelta di un una nuova auto.
All’interno del pacchetto Prontiper il 55% – la normativa sul clima che consegue l’obiettivo dell’Unione Europea di ridurre le emissioni di almeno il 55% entro il 2030 – sono contenute delle proposte in materia di mobilità e non solo, che tutti i paesi dell’UE stanno preparando ad adottare per favorire la transizione ecologica in considerazione del fatto che attualmente autovetture e furgoni producono circa il 15% del totale delle emissioni UE di CO2.
Queste le principali iniziative relative al settore dei trasporti:
Coniugare l’attenzione verso le tematiche ambientali alla necessità di poter fruire di mezzi di trasporto sostenibili, sicuri e innovativi è quindi oggi una priorità, ciò con riferimento alla scelta di mezzi per i propri spostamenti ed alle emissioni che essi generano.
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