In un mondo in cui la sicurezza stradale è sempre più al centro dell’attenzione, gli ultimi aggiornamenti sui limiti di velocità rappresentano un tema caldo per molti automobilisti.
Diverse città europee - tra cui Berlino, Barcellona, Edimburgo, Bruxelles e Parigi – hanno infatti aderito al progetto Città 30, ovvero hanno imposto un limite di velocità di 30km/h nelle aree urbane.
Anche in Italia sempre più città si stanno muovendo in questa
direzione. Se la prima fu Cesena, che nel lontano 1998 istituì la
prima strada con limite di 30 km/h, il primo centro urbano ad aver adottato,
più recentemente, questa misura su tutte le strade è Olbia, a partire dal
2021. Anche altre città italiane si stanno impegnando per diventare “città
30”, tra le quali Torino, Milano e Bologna – quest'ultima da gennaio
2024. Proprio da un’analisi condotta dal Comune di Bologna emerge che, nei
primi 2 mesi di adozione della misura in città, gli incidenti totali sono
diminuiti del 16,6%.
Il limite dei 30km/h è importante per la sicurezza alla guida, dato che riduce le probabilità di incidenti e la gravità dei sinistri, ma anche per la riduzione delle emissioni di CO2, perché le auto che circolano a questa velocità consumano meno carburante, emettendo così meno gas nocivi.
Ci sono quindi diversi vantaggi dei limiti di velocità odierni, scopriamoli insieme.
I limiti di velocità giocano un ruolo cruciale nella prevenzione degli incidenti stradali quindi nella promozione della sicurezza stradale, soprattutto nelle affollate aree urbane, dove la presenza di pedoni e la complessità del traffico richiedono una particolare attenzione.
Le nuove regole sui limiti di velocità contribuiscono infatti a minimizzare la gravità degli incidenti. La fisica ci insegna che la forza d'impatto è direttamente proporzionale alla velocità del veicolo, pertanto, limitare la velocità massima si traduce in una minore energia cinetica coinvolta in caso di collisione, riducendo le probabilità di lesioni gravi o fatali per tutti gli utenti della strada. I dati dimostrano infatti come, in caso di impatto tra un pedone e un veicolo che viaggia ai 30 km/h, il rischio di morte del pedone sia quasi nullo, a differenza di impatto a velocità superiori.
In aggiunta, una velocità più bassa offre un maggiore margine di tempo per la reazione dei conducenti. Nelle zone urbane, dove le condizioni del traffico possono cambiare rapidamente e i pedoni attraversano frequentemente la strada, avere più tempo per reagire è essenziale per evitare collisioni e prevenire incidenti.
Unibox è il dispositivo satellitare in abbinamento alla scatola nera in grado di registrare diversi dati, tra cui la velocità, e può quindi svolgere un ruolo fondamentale per la sicurezza alla guida.
Inoltre, i modelli di dispositivi telematici più innovativi, in caso di urto grave, attivano un alert: con Unibox , ad esempio, e la garanzia aggiuntiva di assistenza stradale della polizza auto, in caso di incidente di rilevante entità viene automaticamente contattata la centrale operativa per prestare soccorso, come l’assistenza stradale, o l’ambulanza nel caso della Unibox Safe. Questa è una funzionalità fondamentale soprattutto se l’incidente avviene in una strada isolata e si perde conoscenza: può diventare un vero e proprio salvavita. Guarda la storia di Maria Pina.
Inoltre, Unibox permette di monitorare il superamento dei limiti di velocità grazie a un sistema di alert impostabile dall’app UnipolSai, una funzione molto utile anche se si presta l’auto ai figli o ad amici e si vuole essere tranquilli che questi rispettino detti limiti.
I dispositivi satellitari e telematici, quindi, aggiungono sicurezza e invitano ad una guida più prudente e responsabile, riducendo il pericolo per sé stessi e gli altri utenti della strada.
La riduzione dei limiti di velocità, in particolare il limite di 30 km/h nelle zone urbane, gioca un ruolo cruciale nella lotta contro l'inquinamento atmosferico e nel miglioramento complessivo della qualità dell'aria nelle città. Infatti, tenendo una bassa velocità, le auto consumano meno carburante, e quindi emettono meno gas nocivi.
Secondo i dati pubblicati dal centro di ricerca Future Transport Research rispetto all’impatto che i limiti di velocità hanno sulle emissioni di CO2 e di NOx (ossidi di azoto, altrettanto nocivi per la nostra salute), risulta che alla riduzione del limite di velocità nei centri urbani consegue una considerevole diminuzione delle emissioni di gas nocivi: fino al 37,8% per la CO2 e fino al 78,8% per gli ossidi di azoto.
Ridurre la velocità è quindi una pratica che può contribuire a contrastare il cambiamento climatico e aiutare a ridurre l'impatto ambientale delle attività di trasporto, una necessità sempre più sentita soprattutto nelle città.
Il monitoraggio della velocità non è l’unico fattore che può contribuire a un migliore stile di guida: Unibox Smart Drive, ad esempio, è il dispositivo telematico che promuove una guida sicura e responsabile, attraverso il monitoraggio delle performance di guida (come il rispetto del limite di velocità, l’accelerazione, le frenate, l’attenzione di guida e altro ancora) e di conseguenza induce l’automobilista a una guida più moderata, con velocità più stabili e inferiori.
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