Il rischio d'impresa è connaturato a ogni lavoro in proprio: analisi e gestione dei rischi sono fondamentali per un'attività florida, in qualsiasi settore. Fattori esterni e interni che mettono a repentaglio il funzionamento e la produttività di un'azienda vanno sempre calcolati e, se possibile, prevenuti. Ma gli imprevisti restano sempre dietro l'angolo.
L’Osservatorio sulla diffusione del risk management nelle medie imprese italiane, realizzato dal Consorzio Universitario per l'Ingegneria nelle Assicurazioni (Cineas), evidenzia come, anno dopo anno, le principali preoccupazioni delle aziende tendano a cambiare, spesso condizionate da fattori esterni al business (dalla pandemia all’inflazione fino all’instabilità geopolitica).
Secondo il report, il 61,8% del campione analizzato ha attivato almeno una procedura globale di prevenzione, come un'analisi e valutazione del rischio complessivo, l'adozione di sistemi specifici o l'intervento di un consulente esterno. La maggior parte delle imprese si sta quindi muovendo. Ma, a ben guardare, avere 4 attività su 10 ancora poco previdenti è un dato non proprio rassicurante.
Nel concreto, sono molti gli esempi di eventi avversi che possono causare danni e condizionare l’operatività di breve e lungo termine. Si tratta di eventualità in parte trasversali e in parte relative a specifici settori. Un aumento del costo dell’energia, ad esempio, colpisce - anche se con intensità diverse - il negozio di quartiere, la piccola impresa manifatturiera e un hotel.
Le attività commerciali sono poi più esposte ai tentativi di furto con scasso, al danneggiamento di vetrine e infissi e alla sottrazione dell’incasso.
La rottura di un tubo di scarico dell’acqua in un ristorante - per fare un altro esempio - può comportare costi rilevanti non solo per riparare il guasto ma anche danni di immagine per la clientela.
In tutti questi casi, le conseguenze possono essere severe, perché non riguardano solo le spese di riparazione. Ci sono i costi legati all’interruzione del business (con perdita di reddito annessa) e altri potenziali danni collaterali, come quello relativo alla reputazione della propria impresa (che si lega, più che al danno, all’efficienza con cui si reagisce).
Le imprese devono impegnarsi nella prevenzione, ma il rischio zero non esiste. È quindi necessario pianificare le proprie tutele. Una polizza assicurativa adeguata permette di affrontare i rischi, d’impresa, con maggiore tranquillità e reattività.
Una buona assicurazione consente infatti all’azienda che la sottoscrive di riprendere l’attività nel più breve tempo possibile, assorbire le conseguenze di un danno, minimizzare gli impatti negativi. Se un evento avverso è un problema, infatti, l’arco di tempo necessario per risolverlo potrebbe costituire un problema ancora maggiore.
La polizza UnipolSai Focus Commercio e la polizza UnipolSai Focus Impresa, ad esempio, si servono del servizio di Riparazione Diretta e cioè di un network di esperti pronti a entrare in azione dopo la verifica del danno, per porvi riparo senza anticipi, franchigie o scoperti, con soluzioni pianificate per alcuni eventi quali la rottura di un tubo di scarico dell’acqua oppure il danneggiamento di fissi e infissi nel tentativo di furto.
L’intervento si applica a sinistri fino a 5.000 euro e sostituisce le dispendiose pratiche di ricerca di una soluzione in autonomia per poi ricevere un rimborso: un grande beneficio in termini di riduzione delle preoccupazioni e dello stress.
Ma anche per il tempo, risorsa fondamentale di ogni azienda: quello risparmiato nel riprendersi da un evento avverso con Riparazione Diretta, è tutto guadagnato.