La disparità di genere rappresenta un ostacolo al pieno sviluppo della nostra società. Quando le donne non hanno accesso alle stesse opportunità degli uomini, sia in termini di occupazione che di avanzamento di carriera, l'economia perde una parte significativa del proprio potenziale produttivo.
Infatti, diversi studi hanno dimostrato che la riduzione della disparità di genere può portare a una crescita economica più rapida e sostenibile. Ad esempio, secondo un rapporto del McKinsey Global Institute, l'uguaglianza di genere potrebbe aggiungere 12 trilioni di dollari al PIL globale entro il 2025.
Eppure, c’è un gap ancora molto forte, in Italia come in molti altri paesi, ed è quello del gender pay gap, la differenza di retribuzione tra donne e uomini a parità di mansioni ed esperienza. Questo divario è un problema sia mentre le donne lavorano ma anche e soprattutto quando smettono, quindi quando vanno in pensione. Le donne, infatti, sono particolarmente vulnerabili alla precarietà finanziaria nella vecchiaia a causa di salari più bassi, carriere interrotte e una maggiore aspettativa di vita.
Secondo il report "The gender pensions gap report 2024 - Pension Policy International" il divario pensionistico di genere, ovvero la differenza nella ricchezza delle pensioni tra uomini e donne all’età della pensione, è sostanziale. Tenendo conto dei tipici schemi lavorativi, la ricchezza pensionistica delle donne è inferiore di un terzo (33%) rispetto agli uomini.
Qualcosa, però, si può fare: ricorrere alle forme di previdenza complementare per colmare questo divario.
La previdenza complementare è il sistema di previdenza privata che consente di integrare la pensione obbligatoria (o pensione di base) con versamenti volontari. Si fonda su una molteplicità di forme pensionistiche (fondi pensione) che raccolgono il risparmio previdenziale degli Aderenti e lo valorizzano attraverso i rendimenti ottenuti investendolo sui mercati finanziari per corrispondere all’Aderente una pensione complementare.
La previdenza complementare può quindi fungere da strumento efficace anche per colmare il gender pension gap, dato che consente di accrescere il capitale disponibile al momento del pensionamento, offrendo flessibilità nella fase di contribuzione. In tal modo, le donne, che spesso si trovano a dover gestire periodi di interruzione lavorativa per motivi familiari, possono valutare di aumentare i contributi in periodi di maggiore disponibilità finanziaria o di riprendere i versamenti dopo una pausa, tentando così di assicurare una contribuzione costante nel risparmio pensionistico, utile se si considera che alla formazione del capitale per il pensionamento concorrono:
Prodotti di previdenza complementare come quelli offerti da UnipolSai possono intervenire sul gap. In tale ambito, il motore di calcolo disponibile online permette di stimare il gap previdenziale e di valutare il contributo mensile da destinare alla previdenza complementare.
Tra i prodotti previdenziali di UnipolSai, il Piano Individuale Pensionistico “UnipolSai Previdenza Futura” presenta alcuni vantaggi importanti:
*Messaggio promozionale riguardante le forme pensionistiche complementari. Prima dell’adesione al Piano Individuale Pensionistico (PIP) gestito da UnipolSai Assicurazioni S.p.A. leggere la Sezione I della Nota informativa “Informazioni chiave per l’Aderente”. Maggiori informazioni sulla predetta forma pensionistica sono rinvenibili nella Nota Informativa completa, nel Regolamento e nelle Condizioni Generali di Contratto disponibili presso le agenzie, gli intermediari autorizzati e sul sito internet www.unipolsai.it, alla Sezione "Risparmio/Previdenza".