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23 marzo 2021

Viaggi in moto in Italia: i 10 migliori itinerari, da nord a sud

Dieci itinerari in moto per scoprire il nostro Paese

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Gli appassionati di mototurismo lo sanno bene: l’Italia offre da nord a sud  moltissime possibilità per un viaggio su due ruote. Tuttavia ci sono alcuni percorsi classici, che rientrano di diritto tra i più interessanti per i motociclisti di tutto il mondo. Ne abbiamo selezionati 10, che per noi sono dei veri must.

1. Gli spettacolari tornanti delle Dolomiti

Le Dolomiti sono in testa alla lista con il classico anello personalizzabile tra la Val Gardena e la Val di Fassa, per proseguire verso la Marmolada e sconfinare in Veneto fino a Cortina d’Ampezzo. Il percorso è un continuo saliscendi tra i valichi più spettacolari, primi tra tutti Gardena, Sella, Pordoi e Falzarego, con la possibilità di spingersi fino al Passo Rombo, che si raggiunge con una strada a pagamento al confine tra Austria e Italia. Una lunga serie di tornanti caratterizza lo stretto percorso che sale fino a quota 2.491 metri: ogni motociclista deve sperimentarlo almeno una volta nella vita. Suggestive in ogni stagione, le Dolomiti hanno un fascino particolare al tramonto quando le montagne si colorano di rosa. Le strade sono alla portata di ogni tipo di moto, molto frequentate soprattutto nei fine settimana e nei mesi di luglio e agosto.

Durata dell’itinerario: 4 giorni.

2. Tra Liguria e Piemonte sulle tracce dei mercanti di sale 

A nord ovest, un altro grande classico è rappresentato dalla Via del Sale che collega Camporosso, poco lontana da Ventimiglia, a Limone Piemonte. Il percorso mette in comunicazione il mare con l’entroterra sconfinando in Francia in più punti, seguendo l’antico tracciato utilizzato dai mercanti che trasportavano il sale. Caratteristica dell’itinerario è il fondo sterrato ideale per le moto enduro di ogni cilindrata, con sospensioni a lunga escursione. Nulla di particolarmente impegnativo, non sono necessari pneumatici molto tassellati, ma bisogna fare attenzione in alcuni punti per l’assenza di guardrail verso valle. Il tratto che collega Monesi a Limone è a pagamento, a numero chiuso e non percorribile dopo il tramonto: la tariffa è di 10 euro a moto.

Durata dell’itinerario: 2 giorni.

3. Le Crete Senesi tra strade bianche e dolci colline

Altro itinerario perfetto per le moto con impostazione fuoristradistica è in Toscana, in condivisione con i ciclisti. Sono 200 km tra le crete senesi, tra panorami incantevoli, che assumono un fascino unico al mattino, quando sono avvolti da una sottile nebbiolina. Si parte da Gaiole e si procede verso sud seguendo le indicazioni “Eroica” che a ogni bivio indicano la strada corretta, che transita da Siena, Montalcino e Asciano. Circa il 70 per cento è su ampie strade “bianche”, provinciali aperte al traffico con un ottimo fondo sterrato che ha un solo difetto: con il passaggio si genera una fitta polvere, che può ridurre la visibilità. È necessario prestare particolare attenzione ai pedoni e ai ciclisti.

Durata dell’itinerario: 2 giorni.
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4. Panorami mozzafiato a picco sul mare 

Quello che da Deiva Marina arriva a La Spezia seguendo i contorni della riviera di Levante è in assoluto uno tra i più belli offerti dal nostro Paese: una perfetta combinazione di panorami e andamento della strada. Si percorrono un centinaio di chilometri sui quali si può transitare tutto l’anno, ma risultano più godibili tra marzo e l’autunno inoltrato e toccano uno dopo l’altro località note come le Cinque Terre: Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore. La strada è in buone condizioni ed è adatta a moto di ogni tipo e cilindrata.

Durata dell’itinerario: 2 giorni.

5. On the road tra Versilia e Riviera Romagnola

Per chi ha in testa il mito americano del viaggio coast to coast, l’Italia si presta a numerose possibilità di passare dal Tirreno all’Adriatico, con tracciati decisamente più brevi, ma dal grande richiamo paesaggistico. Un esempio interessante è l’itinerario che mette idealmente in comunicazione due tra le località balneari più note, Forte dei Marmi e Rimini. Si viaggia in direzione est seguendo prima la SS 66 e andando a innestarsi su una strada che è un vero e proprio mito per i motocilisti, quella che sale verso il Passo del Muraglione, fatta costruire nell’Ottocento dal Granduca Leopoldo II. È bellissima, ma va percorsa con cautela perché in molti qui guidano ad andature sostenute invadendo anche la corsia opposta. Dal valico si scende tra le colline romagnole che degradano verso il mare.

Durata dell’itinerario: 2 giorni.

6. Alla scoperta del Cilento più selvaggio

Più a sud una strada che merita un viaggio in ogni stagione è quella che da Policastro Bussentino porta a Vallo della Lucania. Non è tra le più note, ma assolutamente non delude, perché è il segmento più vario e affascinante della SS 18 che attraversa il Cilento. Perfetta per le moto turistiche, ma senza controindicazioni per tutte le altre, parte dalla costa per seguire il tracciato sinuoso a tratti impegnativo che sale fino a Laurito. Da qui l’itinerario continua sul crinale fino a quando la strada inizia a scendere.

Durata dell’itinerario: 2 giorni.

7. Salento tra natura incontaminata, borghi e città d’arte

Nel sud della Puglia mancano curve e tornanti alpini, ma i paesaggi hanno un fascino unico. L’itinerario proposto attraversa il Salento dal Mar Ionio all’Adriatico, dalla spiaggia di Punta Prosciutto che si è meritata l’appellativo di Maldive del Salento, fino al faro di Punta Palacia, il punto più orientale d’Italia. Ci si lascia alle spalle l’acqua cristallina e le dune di sabbia per attraversare la parte più pianeggiante della regione, tra piccoli villaggi dove la vita scorre lenta e distese di viti e ulivi per arrivare a Lecce. La città merita almeno un giorno per essere visitata, di giorno e di notte, quando i monumenti del ricco barocco assumono una prospettiva nuova e indimenticabile. Da qui si prosegue in direzione sud est, passando dal centro fortificato di Acaya e mettendo alla prova l’orientamento tra le piccole strade tracciate nella campagna fino ad arrivare all’Adriatico. Dove si continua seguendo i contorni della costa che regala scorci unici: alte scogliere, calette esclusive e spiagge selvagge fino a raggiungere il faro.

Durata dell’itinerario: 3 giorni.
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8. I tanti volti dell’Isola d’Elba, anche in scooter

Non possono mancare le isole a cominciare dall’Elba. Ci si imbarca a Piombino e da Portoferraio si inizia a percorrere la litoranea che tocca Marciana, Marina di Campo, Lacona e Capoliveri, senza trascurare la deviazione verso l’interno dell’isola che porta a Monte Capanne, il punto più elevato dal quale il panorama è sempre affascinante. Dalla costa l’ambiente cambia rapidamente ogni volta che si entra in un’insenatura o si cambia la rotta, alternando alte scogliere a grandi spiagge. La totale assenza di difficoltà permette di visitare l’Elba con ogni tipo di veicolo a due ruote, compreso un piccolo scooter, in tutte le stagioni.

Durata dell’itinerario: 3 giorni.

9. Sardegna: dalla Costa Smeralda alle spiagge selvagge del sud

Se si passa alla Sardegna la scelta non è semplice, poiché sono molte le strade che si prestano al mototurismo, quindi l’alternativa ideale è quella di dedicare più giorni alla sua scoperta cominciando dalla Costa Smeralda, che si raggiunge facilmente puntando verso nord una volta sbarcati dal traghetto a Olbia. Se oltre a seguire i contorni della costa ci si vuole spingere fino a toccare le cale più esclusive, è meglio utilizzare una moto enduro, mono o bicilindrica. Continuando sulla litoranea si arriva sulla costa occidentale ad Alghero, da dove partono i 40 chilometri del bellissimo tratto asfaltato che raggiunge Bosa, sicuramente uno tra i più belli del Mediterraneo. Ancora più a sud, una volta superato Oristano, nella zona di Guspini e Arbus, si entra in una delle aree più selvagge dell’isola in passato sfruttata per le risorse minerarie. La parte più bella è sicuramente quella che scende verso il mare fino a raggiungere le alte dune di sabbia di Piscinas, nella Costa Verde, che raggiungono i 100 metri e sono tra le più alte d’Europa. L’area fa parte di un parco naturale dove naturalmente è vietato procedere in moto.

Durata dell’itinerario: 5 giorni.

10. Sicilia: le infinite curve delle Madonie

Se le coste della Sicilia sono affascinanti non si può dire di conoscere l’isola senza spingersi verso l’interno. Un cult è rappresentato dal circuito delle Madonie, una serie infinita di curve con continui saliscendi che si è trasformata nel circuito di una delle gare automobilistiche più famose al mondo, la Targa Florio. I bivi sono molti, ma per evitare di perdersi è sufficiente seguire la segnaletica che indica i vari percorsi: corto, medio o lungo, partendo da Floriopoli, nei pressi di Cerda. Non solo soddisfazioni motociclistiche, in questo percorso: sono tante le possibili tappe per chi voglia godere anche delle bellezze storico artistiche, oltre che naturalistiche, del parco delle Madonie. Come la panoramicissima Petralia Soprana, dove si può ammirare l’Etna e passeggiare per il centro storico ricco di tesori architettonici.

Durata dell’itinerario: 2 giorni.

Ora avete un quadro completo degli itinerari più intensi da percorrere in sella alla vostra moto. Concedetevi una fuga dalla città con un viaggio in libertà senza dimenticare di mettere sempre al primo posto la vostra sicurezza.
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