Il mare è imprevedibile, lo è sempre stato. Ma il cambiamento climatico sta rendendo il meteo più volubile. È un problema ambientale, ma anche per chi naviga al largo delle coste italiane, oggi esposte a fenomeni un tempo tipici delle aree tropicali.
Secondo uno studio dell'Environmental Change Institute dell' Università di Oxford, pubblicato sulla rivista Nature nel gennaio 2023, quasi nove porti su dieci in tutto il mondo sono esposti a rischi crescenti a causa del riscaldamento globale, con una stima complessiva di 7,6 miliardi di dollari l'anno di danni generati da cicloni e tempeste, più frequenti e più potenti.
È un tema che tocca molto da vicino anche il Mar Mediterraneo, vista la sua tendenza alla “tropicalizzazione”. Per chi naviga, diventa quindi sempre più importante tutelare l'imbarcazione e tutti coloro che sono a bordo.
I cambiamenti climatici influenzano significativamente il mare, accentuando la portata o la frequenza di alcuni fenomeni atmosferici e allargandone il raggio d’azione.
Visto l’enorme impatto ambientale, è chiaro che tutte le attività a contatto con il mare saranno condizionate, navigazione compresa. Con quali conseguenze?
Chi naviga in mare dovrebbe quindi essere sempre consapevole dei rischi associati al cambiamento climatico e prendere misure adeguate per ridurli. Per tutelare la propria imbarcazione dagli eventi atmosferici, è necessario seguire alcune raccomandazioni. Si tratta di semplici indicazioni di buon senso, che però possono diventare decisive in caso di meteo avverso.
Naturalmente, una polizza assicurativa che copra i rischi associati a eventi atmosferici è fondamentale per ridurre al minimo i danni. Unipolsai Navigare è la soluzione di UnipolSai sia per unità da diporto e motori amovibili sia per navi o natanti ad uso commerciale, con numerosi vantaggi:
La stipula di un’assicurazione adeguata è fondamentale, tanto quanto le altre misure e accorgimenti necessari per tutelare la propria imbarcazione dagli eventi atmosferici in mare.