Gli eventi meteorologici estremi sono sempre più frequenti. Nel 2022, secondo i dati dell’Osservatorio CittàClima di Legambiente, sono aumentati del 55% rispetto all'anno precedente. Si sono moltiplicati, in particolare, fenomeni come siccità, grandinate, trombe d’aria e alluvioni, generando un impatto severo sulle aziende agricole.
“Il cambiamento climatico - afferma la confederazione - è stato accompagnato da una evidente tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi”. Per proteggersi e limitare le conseguenze negative, un intervento tempestivo può essere fondamentale, così come un sistema di monitoraggio meteorologico affidabile.
L’Impatto del cambiamento climatico in agricoltura
Stando ai dati di Legambiente, i fenomeni legati in qualche modo al cambiamento climatico e all’alterazione delle temperature stanno diventando – in alcune aree – la norma. Non più “un’emergenza”.
Sono più che raddoppiate le grandinate definite “rovinose”, passate da 14 nel 2021 a 29 nel 2022. Vicini al raddoppio anche le trombe d’aria, 46 a 81. Ai 104 allagamenti dovuti a piogge intense (il 19% in più rispetto al 2021), si aggiungono 13 esondazioni fluviali e 11 frane causate dalla pioggia. Il Nord della Penisola è l’area più colpita, seguita dal Sud e dal Centro. A livello regionale, la Lombardia guida questa sfortunata classifica, con 37 eventi meteorologici estremi. Seguono il Lazio con 33 e la Sicilia con 31.