Quale che sia la tipologia a cui si aderisce, la previdenza complementare prevede tipicamente tre fasi: l’adesione; la contribuzione, in cui avviene l’effettivo versamento dei fondi; la rendita, durante la quale si inizia effettivamente a godere della propria pensione integrativa, oppure il riscatto del premio.
Chiunque può aderire alla previdenza complementare. Si tratta infatti di una soluzione che si rivolge a tutte le categorie di lavoratori:
La previdenza complementare è inoltre aperta a non lavoratori, compresi studenti e soggetti fiscalmente a carico (minorenni e non).
La previdenza complementare presenta diversi vantaggi, soprattutto dal punto di vista finanziario: essendo incentivata dalle istituzioni, infatti, gode di un regime tutelato e fiscalmente vantaggioso. Inoltre, si tratta di uno strumento flessibile, che consente di richiedere anticipazioni e riscatti parziali o totali in caso di particolari esigenze. È poi possibile modificare importi e periodicità dei versamenti, sospendendoli e riattivandoli senza penalizzazioni. In più, il patrimonio dei prodotti previdenziali è impignorabile. È reversibile al 100% e non è soggetta a imposta di successione.
Aderire ad una forma di previdenza complementare è consigliabile praticamente a tutti i lavoratori, a qualsiasi punto della propria vita lavorativa. Lo è ancora di più se si è giovani. I versamenti sono liberi, è possibile far fruttare i regali di genitori e nonni. Piccole somme, che però sono destinate ad aumentare nel tempo, evitando di perdere preziosi anni di contribuzione. Dalla risposta ai nuovi bisogni creati dal sistema odierno alla costruzione di un futuro più sereno per sé e i propri cari, la previdenza integrativa è una forma di tutela per il proprio avvenire, soprattutto in un contesto come quello attuale, caratterizzato da una forte discontinuità lavorativa.
Come per altri prodotti finanziari, anche nel caso dell’adesione ad un fondo pensione non esiste una scelta migliore in termini assoluti. Tutto dipende dalle esigenze personali e specifiche di ogni lavoratore e dagli obiettivi che si vuole dare alla propria previdenza complementare.
In generale, per scegliere il proprio fondo di previdenza complementare è bene guardare alla struttura del fondo che si sta analizzando. I fondi pensione, infatti, si differenziano per grado di rischio e di rendimento. A seconda della propria propensione al rischio, all’orizzonte temporale che separa dalla pensione e al tipo di contributo che si può versare, quindi, si potranno fare scelte diverse per la propria previdenza integrativa.
Scegliere una forma di previdenza integrativa non è un’operazione scontata, ma è sicuramente un investimento che darà i suoi frutti al momento giusto. Il Piano Individuale Pensionistico UnipolSai Previdenza Futura consente di integrare la propria pensione futura scegliendo il versamento su misura per sé. Questo prodotto, infatti, consente di:
Insomma, un prodotto completo e affidabile per qualsiasi tipologia di lavoratore, in ogni momento della sua vita lavorativa.
Il versamento nelle varie forme di previdenza complementare è molto flessibile perché permette di aumentare o ridurre l’importo inizialmente scelto, di variarne la periodicità o di sospenderlo, in funzione delle proprie disponibilità ed esigenze.
Tuttavia, ci sono dei parametri che ci possono aiutare nella scelta degli importi da versare. In questo modo possiamo arrivare al termine della nostra attività lavorativa con una prestazione pensionistica complementare che ci consenta di integrare la pensione pubblica, mantenendo inalterato il nostro tenore di vita.
Per calcolare il nostro gap pensionistico, ossia la differenza fra l’ultimo reddito da lavoro percepito e la prima rata di pensione, si può utilizzare lo strumento reso disponibile sul sito al seguente link. Inserendo i propri dati anagrafici e lavorativi, il motore di calcolo fornisce una stima della pensione pubblica e indica l’eventuale differenza fra l’ultimo reddito stimato e l’importo della prima rata di ridurre o eliminare tale differenza e scegliere quella più adatta per le nostre esigenze.
Uno strumento utile per prevedere con largo anticipo quanto potrà cambiare il tenore di vita al termine dell’attività lavorativa. In questo modo, ci si potrà attivare in tempo utile per integrare il reddito futuro e trascorrere una vecchiaia serena e senza particolari limitazioni economiche.
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