Viviamo tempi di grandi cambiamenti e di forti accelerazioni.Il progresso tecnologico e gli shock economici sono sempre più incalzanti e frequenti. La pandemia di Covid-19 ha avuto un impatto sulle nostre vite come mai ci saremmo immaginati. Se i tempi di reazione delle organizzazioni non sono sempre rapidi, la capacità dei singoli individui di adattarsi, ad esempio al lockdown, continua a sorprendere per la sua velocità. Certo, ognuno di noi reagisce alla necessità di cambiare a proprio modo ma, come specie, all’inizio di questo nuovo millennio, l’essere umano si conferma un animale flessibile e creativo.
Negli ultimi decenni, il rapporto con l’ambiente che ci circonda è cambiato in maniera radicale, e con esso le nozioni di benessere, lusso e comodità. Provate a chiedere ai più anziani di descrivervi nei dettagli la casa che sognavano da giovani, oppure i viaggi che avrebbero voluto fare o come trascorrevano il tempo libero con i loro amici: vi sarà subito evidente quanto priorità e abitudini di allora siano oggi lontanissime dal sentire comune.
Proviamo a pensare a come è cambiato il nostro modo di muoverci. Indagini recenti dimostrano come i trend che ridisegnano la mobilità urbana siano la crescita costante dell’utilizzo di biciclette, monopattini e di altre forme di mobilità condivisa.
Tra le nuove forme di micromobilità urbana, con cui gli italiani iniziano a prendere confidenza, oltre ai già citati monopattini elettrici ci sono: segway, hoverboard e monowheel, la cui circolazione è stata regolamentata con la legge di conversione n°8 del 28 febbraio 2020 del decreto Milleproroghe entrata in vigore il 1 marzo 2020.