La protezione dagli infortuni e dalle malattie professionali è fondamentale per qualunque lavoratore, ma acquisisce un'importanza ancora maggiore quando si tratta di liberi professionisti. Chi lavora a partita Iva, infatti, è tendenzialmente meno tutelato dei colleghi dipendenti. Ecco allora una guida per conoscere meglio lo scenario italiano e i vantaggi di una polizza che tuteli i professionisti.
In Italia, i liberi professionisti costituiscono una fetta rilevante del mercato del lavoro. Secondo i dati del ministero dell'Economia e delle Finanze, nel primo semestre del 2023 sono state aperte 296.699 nuove partite Iva. La stragrande maggioranza, quasi 217mila, sono persone fisiche.
Nel complesso, secondo gli ultimi dati disponibili sulle dichiarazioni dei redditi, relativi al 2020, le persone fisiche titolari di partita Iva sono 3.660.280. Si tratta di uno dei dati più alti nell'Unione europea: il 19,6% del totale, contro una media Ue del 13,1.
Gli infortuni per i liberi professionisti in Italia sono regolamentati dalla Legge sull'assicurazione obbligatoria degli infortuni sul lavoro (Legge 38/2000) e dal Decreto Legislativo 81/2008, che stabiliscono le norme per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. La libera professione non prevede la stipula di una copertura assicurativa obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro, ma alcune tipologie - come gli artigiani e coltivatori diretti - sono tenuti a iscriversi all'Inail (proprio come i lavoratori dipendenti) e a pagare i relativi contributi, calcolati in base al reddito e alla categoria professionale.
L'assicurazione dell'Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro copre quindi gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali degli iscritti, mentre per tutti gli altri esistono casse nazionali dei singoli ordini professionali, che istituiscono sistemi di copertura appositi, da sottoscrivere volontariamente pagando un premio e ricevendo assistenza al verificarsi di un infortunio o di una malattia professionale. In questi casi di solito la cassa fornisce pure una sorta di "indennità compensativa" al professionista che non può svolgere il suo lavoro, in modo da sostituire, almeno in parte, i mancati guadagni.
Per un libero professionista, tuttavia, la situazione in seguito a un infortunio o a una malattia professionale è molto più complicata rispetto a quanto accade per un lavoratore dipendente. Soprattutto perché, a differenza di chi ha un contratto di lavoro subordinato, il lavoratore autonomo guadagna in maniera proporzionale al lavoro che svolge e un periodo di forzata inattività azzera o riduce sensibilmente i fatturati.
Le coperture delle casse professionali spesso non sono sufficienti per coprire le perdite dovute all’interruzione dell’attività. Esiste spesso una differenza consistente tra quanto garantito dalle casse nazionali e quanto il libero professionista avrebbe effettivamente incassato con il suo lavoro. Per questo si rende necessario sottoscrivere una polizza infortuni aggiuntiva, cioè un'assicurazione che garantisca in ogni caso l’indipendenza economica dell’assicurato, coprendo il maggior numero di situazioni possibili, non solo sui luoghi strettamente di lavoro.
UnipolSai offre Infortuni Premium 2.0, che garantisce un’indennità giornaliera al lavoratore indipendente e, qualora venga accertata anche un’invalidità permanente, riconosce una ulteriore somma indennitaria.
La polizza protegge l'assicurato sul lavoro e nel tragitto per arrivarci, ma anche durante il tempo libero, attività sportive comprese. Infortuni Premium 2.0 garantisce, inoltre, accesso alle cure in tempi rapidi presso la rete di strutture mediche convenzionate e una centrale operativa, attiva 24 ore su 24, per la gestione delle emergenze, sia in Italia che all’estero. È possibile richiedere consulti medici, consulenze psicologiche, invio di fisioterapisti, babysitter e badanti, ma anche consegna di farmaci a domicilio e prestazioni di assistenza per familiari non autosufficienti.
La polizza può essere estesa ai familiari del lavoratore autonomo e personalizzata con la garanzia Tutela Legale, che consente il pagamento delle spese legali e peritali in caso di lesioni fisiche, psichiche e/o morali, a seguito di infortunio.
Infine, l’offerta di servizi come il frazionamento mensile dilazionato, sono pensate per adeguarsi specificamente alle esigenze dei liberi professionisti. Che si infortunano e si ammalano come gli altri, e meritano quindi la stessa protezione.